In Italia si legge poco, ma si parla tantissimo di libri. Un paradosso che mi affascina, e che forse rivela qualcosa del nostro paese.
Forse leggiamo meno di quanto vorremmo, forse a leggere siamo rimasti in pochi, ma intorno ai libri costruiamo ancora comunità, identità, desideri. O almeno il desiderio di comunità.
Questo non avviene solo nelle grandi città, come spesso si crede, ma in maniera più capillare di quanto pensiamo, ed è una peculiarità italiana (che spesso stupisce autori/autrici che vengono dall’estero, e che rimangono sconcertati rispetto a qualità e quantità di pubblico dei festival italiani).
Perché abbiamo così tanto bisogno di parlare e sentir parlare di libri?
📚 Fonti:
Wenger, E. (2006). Comunità di pratica. Apprendimento, significato, identità, Raffaello Cortina Editore
Faggiolani, C. & Vivarelli, A. (a cura di) (2016). Le reti della lettura, Editrice Bibliografica.
Vivarelli M. (2018), La lettura. Storie, teorie, luoghi, Editrice Bibliografica
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