Ciao, qui Maura.
In questa seconda puntata voglio portarvi dentro una domanda che sembra semplice, ma che cambia radicalmente il modo in cui viviamo la lettura:
la lettura è davvero un atto solitario?
Forse lo è diventata, eppure fin dalle sue origini la lettura è stata un atto collettivo, sociale. Si leggeva ad alta voce nelle botteghe, nei granai, nelle taverne, e questa dimensione condivisa non è mai scomparsa del tutto.
Forse oggi la lettura può tornare a essere una pratica di rete.
📚 Le reti della lettura
La fonte dell’episodio di oggi è Le reti della lettura (Editrice Bibliografica, 2016), una raccolta di saggi a cura di Faggiolani e Vivarelli, in cui si trovano spunti preziosissimi su come la lettura stia cambiando, su come stia diventando sempre più una pratica relazionale.
"Le comunità di lettura nascono e si consolidano sulla base di una condivisione non solo dei testi ma anche di valori, esperienze e visioni del mondo."
📚 Le Nuvole
Riguardo a quello che dico su Le Nuvole di Aristofane (423 a.C.), in effetti a un certo punto della commedia Strepsiade, il protagonista, entra nella scuola di Socrate e trova un discepolo che sta leggendo un libro da solo. Aristofane lo presenta in chiave comica, sottolineandone l’assurdità.
Alla prossima puntata,
Maura
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