Ciao, qui Maura.
Ci ho messo quasi un mese per completare questo post, ed è quasi già tempo di scrivere quello delle letture di aprile. Scusatemi, sono state settimane molto intense.
Dunque, il libro scelto dal nostro BookClub per il mese di marzo è stato La strana vita di Ivan Osokin di P. D. Ouspensky, un’esplorazione filosofica sulla possibilità di cambiare il proprio destino. Purtroppo è difficile da reperire e alcune edizioni sono tradotte e curate malissimo (io ho riletto quella Rizzoli del 1982). Sto valutando la possibilità di ripubblicarlo con Edizioni Tlon. L’avevo letto una quindicina di anni fa e anche stavolta mi ha colpita molto. Riconosco che lo stile possa sembrare troppo macchinoso e cerebrale, ma a me non infastidisce. Per capire un po’ di più la psicologia dell’autore, consiglio la biografia scritta da Gary Lachman.
Brevissima storia del conflitto tra Israele e Palestina dal 1882 a oggi di Ilan Pappè
In occasione dell’uscita di questo libro, Andrea aveva pubblicato un’intervista all’autore (si può vedere qui), ma io non avevo letto il testo. Adesso posso dire che aiuta a farsi un’idea sulla progressione storica, sostenendo posizioni nette ma sempre con un approccio lucido e ragionevole. Può essere un primo passo nell’approfondimento delle sue opere.
Molto diversa è stata la lettura di Le chiavi di casa di Sami al-Ajrami, che racconta alcune delle cose accadute a Gaza dopo il 7 ottobre 2023 e si conclude con l’arrivo del giornalista in Egitto. Credo che racconti un punto di vista importante e una prospettiva narrativa diversa da quelle che abbiamo visto e sentito in questi due anni, ma ho avuto la netta sensazione che - probabilmente anche per proteggersi - non abbia potuto raccontare tutto ciò che ha visto.
Gotico salentino di Marina Pierri
In questo suo primo romanzo, Marina Pierri ha tentato un’opera ambiziosa: inscrivere il Salento in una tradizione gotica più ampia, che va - non cito a caso - da Mary Shelley a Shirley Jackson. Per farlo, usa un linguaggio lirico e immagini che oscillano tra la magia popolare e la contemporaneità, stando sempre sul filo della sospensione dell’incredulità. Un’opera niente affatto scontata, in un momento in cui è facile cercare rifugio in un canone ben definito per evitare il fallimento. Qui l’autrice si è messa a rischio, e secondo me è riuscita nell’impresa. Aspetto il prossimo romanzo.
Mi è piaciuto molto In Sicilia con Franco Battiato di Elvira Seminara, un libro-viaggio che ho presentato nel mese di marzo a Roma con l’autrice. Non serve che ricordi il mio amore e la mia gratitudine per Battiato. Questo libro procede come una passeggiata, e in effetti Elvira Seminara ha detto di averlo scritto in piedi e ascoltando di continuo le sue canzoni. Sebbene sia stata sua grande amica, è riuscita a raccontarlo senza la minima nota stonata e tenendo insieme il terreno e la trascendenza. Ho letto quasi tutto ciò che è stato scritto sul maestro di Jonia, e questo libro è diverso da tutto il resto.
Ho letto Craxi, l’ultimo vero politico di Aldo Cazzullo e Prada: una storia di famiglia di Tommaso Ebhardt, e mi sono sembrate due belle biografie. Ho letto vari libri di Ebhardt, perché mi sembra che sia molto bravo nel dipingere i personaggi che sceglie, anche quando si tratta di profili con vite e idee molto diverse dalla mia. Quanto alla biografia di Craxi, ho letto tantissimi libri su di lui perché è una figura politica che mi affascina e mi respinge moltissimo (a marzo ho anche riletto L’antipatico di Claudio Martelli), e penso che quello di Cazzullo sia ben riuscito.
Ho terminato la lettura del volume collettaneo Le reti della lettura curato da Chiara Faggiolani e Maurizio Vivarelli, di cui ho molto parlato nella serie di podcast che trovate su Tlonletter. Contiene molti contributi interessanti, alcuni ovviamente ritraggono un panorama passato (è un libro di una decina di anni fa), ma aiutano a chiarire il paradigma del social reading e a riconoscere una serie di pregiudizi sulla lettura come pratica solitaria.
Ho letto anche Elogio dell’ignoranza e dell’errore di Gianrico Carofiglio e Tokyo Sympathy Tower di Rie Qudan. Di entrambi parlerò al Salone del Libro.
A fine febbraio è uscito Filosofe: dieci donne che hanno ripensato il mondo di Francesca R. Recchia Luciani, di cui ho scritto la fascetta, e L’amore è un sintomo di Leonardo Mendolicchio, di cui ho scritto la prefazione. Li consiglio entrambi.
A marzo di Agatha Christie ho letto Tragedia in tre atti e Passeggero per Francoforte.
Altri libri letti: Impenetrabile di Alix Garin (graphic novel), Microbiota geniale di Maria Rescigno (il modo in cui parla dell’autismo può dare molto fastidio), La giornata d’uno scrutatore di Italo Calvino, La strada di fango giallo di Can Xue (ne riparleremo, per stomaci forti),
Mi piacerebbe sapere nei commenti cosa state leggendo voi, se avete domande sui libri che ho citato o se avete suggerimenti per le mie prossime letture.
Per chi partecipa al BookClub, ricordo che l’appuntamento per parlare di Una solitudine troppo rumorosa di Bohumil Hrabal sarà martedì 29 aprile alle 21. Manderò una mail dedicata con il link per accedere a Zoom.
A presto,
Maura
Io ho ascoltato l'audiolibro di Gotico salentino e mi è piaciuto molto. Probabilmente è un'esperienza molto diversa dal leggerlo fisicamente... in ogni caso ho amato il lavoro che l'autrice ha fatto con i personaggi di Mary Shelley e Shirley Jackson. Avevo già letto Eroine, ma spero che scriva un altro romanzo molto presto.
Ho ascoltato anche La promessa di Durrenmatt: l'argomento è disturbante ma la scrittura fantastica!
Prossime letture pronte sul comodino: I ricordi di Marco Aurelio, Orbital della Harvey, Sei pezzi facili di Feynman e Vita in vendita di Mishima.
Nel frattempo ho preso quasi per gioco Sbagliando s'Impari dell'Accademia della Crusca e gli esercizi stanno mettendo a dura prova la mia autostima!
Grazie per i suggerimenti, il mio elenco di futuri acquisti si è allungato ancora.
Sono molto contenta di far parte di questo chiamamolo gruppo, diretto da due persone davvero straordinarie come lei Maura e suo marito, che ritengo fra gli intellettuali più seri e in gamba di questo triste periodo. Mi permetta di rivolgerle una domanda che per me è seria, anche se a lei potrebbe risultare superflua : dove trova il tempo di leggere così tanti libri, considerando che è anche mamma, moglie, autrice, filosofa con tutto quello che comporta, editrice sempre in giro tra conferenze e presentazione libri? Anch'io sono sempre stata o meglio mi sono sempre ritenuta una grande lettrice, ma in confronto a lei la mia autostima si azzera. Grazie se vorrà rispondere a questa mia curiosità. Buon lavoro e buona continuazione. Abbiamo BISOGNO di persone come lei e suo marito!