Le mie letture di gennaio 2025
Consigli di lettura.
Ciao, qui Maura.
Negli ultimi mesi, a causa di vari fattori, ho smesso di pubblicare su Instagram gli aggiornamenti settimanali sulle mie letture. Tantissime persone mi hanno scritto regolarmente chiedendomi di ricominciare, ma non riuscivo a farlo: se la modalità delle storie di Instagram mi sembrava farraginosa, faticavo a trovare un altro modo efficace ma soprattutto sostenibile per me.
Ho pensato quindi di fare una cosa nuova: trasformare quelle brevi stories in un appuntamento mensile più disteso qui su Substack, dove posso condividere le letture che mi hanno accompagnata durante il mese. Vediamo se funziona.
Gennaio 2025
Silicio di Federico Faggin
Questo libro racconta in gran parte la storia di Federico Faggin, un fisico veneto (classe 1941) che negli anni Sessanta ha contribuito in modo decisivo all’evoluzione dei computer e dei microprocessori. L’ultima parte del libro è la vera ragione per cui l’ho letto: si tratta di una riflessione sull’intelligenza umana e sulla visione olistica che Faggin ha sviluppato negli ultimi anni, che cerca di tenere insieme innovazione tecnologica e ricerca spirituale. Solleva molte domande (analoghe a quelle sollevate da Fritjof Capra nell’intervista ad Andrea, che si legge qui).
Balleremo la musica che suonano di Fabio Volo
Ma come, Fabio Volo? Pensavo leggessi cose edificanti! Vera letteratura! Ok, dopo aver dato spazio alla prevedibile indignazione, confesso che la ragione per cui l’ho letto è stata esattamente questa. Nella lettera sullo stato dell’editoria italiana che Paolo Di Paolo ha scritto a Dagospia qualche settimana fa, veniva citato questo libro. Di Paolo sosteneva che fosse un libro buono, ma ingiustamente ignorato a causa dei pregiudizi, quindi l’ho letto. Fabio Volo racconta la prima parte della sua vita: l’abbandono della scuola molto presto, l’incontro con Silvano Agosti che gli trasmette l’amore per i libri, il lavoro da panettiere, la radio e la televisione. Mi è sembrato un percorso analogo a quello di Max Pezzali e Mauro Repetto riguardo alla musica: gli anni sono quelli, Claudio Cecchetto è sempre presente, il classismo e i pregiudizi verso la gente di provincia pure.
Le due torri di J. R. R. Tolkien
Nell’ultimo anno non sono riuscita a portare avanti progetti di letture, non ho fatto liste di libri da leggere o cose simili. A inizio 2024, quindi, dopo aver letto in pochi giorni La compagnia dell’anello avevo subito iniziato questo secondo volume, ma ero rimasta bloccata a metà. Ora che l’ho finito (ma non ho ancora iniziato il terzo, sempre per la difficoltà di cui sopra), mi appare chiaro che Harry Potter non sarebbe mai esistito senza l’immaginario creato da Tolkien: i simboli, le vicende, per non parlare dei tratti di quasi tutti i personaggi di quella saga rimandano in maniera quasi sfacciata a questa. La differenza è che Tolkien chiede più impegno nella lettura. In sostanza, leggere Harry Potter è mille volte più facile, scorrevole, senza fluido, senza asperità. Al contrario, è come se Tolkien ti portasse nel mondo che ha immaginato senza farti accomodare, senza metterti del tutto a tuo agio. Ti fa ridere, ti diverte, ti commuove, ma rimani sempre ospite e devi seguire il suo passo.
Neville Goddard
Come forse sapete, provo un particolare interesse nei confronti dei classici del wishful thinking statunitense, che hanno avuto un’influenza estremamente negativa sulle nostre vite, sulla performatività di questa società e sull’idea che si possa avere il controllo su tutto e sia necessario seguire forsennatamente il “successo”. Il mio interesse deriva quindi dal fastidio, ma anche dal desiderio di comprendere le radici di alcuni discorsi orrendi che circolano ogni giorno su ogni social. Il primo libro che io e Andrea abbiamo scritto insieme - Tu non sei Dio (2016) - parlava proprio di questo. L’espressione che va per la maggiore negli ultimi anni è legata al Manifesting: tu crei la tua realtà, quindi se desideri fortemente qualcosa - semplifico, magari ne riparliamo - riuscirai a manifestarla e concretizzarla grazie al potere della tua mente. Volevo capire se Goddard ai suoi tempi usasse già gli stessi termini che si possono ascoltare oggi in qualunque TikTok sul Manifesting, quindi ho letto Al tuo comando e La semina e il raccolto. Confermo, era già tutto lì, è sempre la stessa minestra riscaldata.
Chiudo la porta e urlo di Paolo Nori
Di questo romanzo ha già scritto Andrea in una newsletter di qualche giorno fa, quindi non mi dilungo. Credo che al momento sia il suo libro più bello, più commovente, più ricco. La parte su Manuel Agnelli e Roberto Alajmo mi fa fatto ridere tantissimo. Dato che fa riferimento all’incidente da cui uscì con un ustione su tutto il corpo, subito dopo ho letto Grandi ustionati, il romanzo in cui il suo alter ego, Learco Ferrari, racconta dell’esperienza in ospedale (e delle dinamiche editoriali). Per quanto bello, ci sono una serie di artifici di cui Nori si è liberato negli ultimi libri, soprattutto da Sanguina ancora in poi, e la sua scrittura ne ha beneficiato.
Agatha Christie
Come ho detto più volte, ho scoperto Agatha Christie pochi anni fa, dopo averla sempre snobbata. Ho trovato un universo in cui gli omicidi sono all’ordine del giorno e le trovate, i mascheramenti, le regole del delitto sono sempre bizzarri, ma sembrano avere perfettamente senso. Per me i romanzi di Agatha Christie sono un porto sicuro, mi aiutano a rilassarmi quando ho il cervello sovraccarico e non riesco a leggere nient’altro. A gennaio ho quindi letto: La casa dei sogni, Un messaggio dagli spiriti, Carte in tavola, Il mistero di Lord Listerdale e altri racconti.
Altri libri letti: Il Biblionauta di Luca Cena, Ogni prigione è un’isola di Daria Bignardi, Sociologia politica di Fabio De Nardis, Alda Merini. L’eroina del caos di Annarita Briganti, Gente di Dublino di James Joyce.
Per concludere, nei commenti potete raccontarmi cosa state leggendo voi, fare domande sui libri che ho citato, suggerirmi nuove letture.
A presto,
Maura
Io, Maura, sarò banalissima e commenterò solo così, hai davvero letto oltre una dozzina di libri in un mese? Quante ore al giorno riesci a dedicare alla lettura?
Buongiorno Maura :) complimenti per i libri!!!! Wow! Io trovo molto rilassante leggere qui gli articoli e le condivisioni, non c'è la "ressa" di instagram!
Questo mese ho letto: "Ricordatemi come vi pare" di Michela Murgia, "Maestre" di Carolina Capria. Ho iniziato ieri "Lettera Aperta" di Goliarda Sapienza.