Ciao, qui Maura.
Dato che ero terribilmente in ritardo per la pubblicazione del post sulle letture di aprile, ma del tutto in anticipo su quello di maggio, ho deciso di unirli per non sentirmi come il Bianconiglio, o forse solo per allentare un po’ l’effetto Zeigarnick.
Aprile è stato un mese di letture molto varie, anche in preparazione al Salone del Libro. Maggio è stato invece un mese in cui ho letto meno del solito (rispetto al mio ritmo), perché il lavoro mi ha preso tantissime energie mentali.
Qui di seguito trovate una ricapitolazione generale delle letture dei due mesi.
Cosa ho letto
Innanzitutto, i libri del mese del BookClub (riservato a chi ha un abbonamento a questa newsletter): per aprile abbiamo scelto Una solitudine troppo rumorosa di Bohumil Hrabal, che racconta la storia di Hanta e del suo rapporto quasi sacrale con i libri salvati dal macero. La discussione intorno a questo libro è stata ricchissima, ma personalmente ho di gran lunga preferito i due libri del mese di maggio:
Navigazioni di Circe di Sandra Petrignani: il suo primo romanzo, molto vivido. Mi sono sentita in quei luoghi, ho immaginato tutto e in particolare odori, colori, atmosfera. Una rinarrazione che sembra leggera, e che invece mi sembra emersa da una lunga gestazione. Oggi che le rinarrazioni mitologiche sono tanto diffuse, e spesso scritte con furbizia o con un’ottica schiettamente commerciale, leggere un testo scritto negli anni Ottanta fa percepire la differenza.
La nausea di Jean Paul Sartre: durante l’adolescenza mi sconvolse e mi fece sentire che non ero sola. Stavolta nson ha avuto lo stesso potere - anche grazie al fatto che a quella sensazione so dare un nome da molto tempo - ma l’ho amato di nuovo anche per la grandissima qualità letteraria (non so quante frasi ho sottolineato).
Patriot di Alexei Navalny
Il memoir postumo del leader dell'opposizione russa, scritto mentre era in prigione. È un testo molto bello, sia per il modo in cui è scritto, sia perché apre davvero uno scenario - quello della repressione dei dissidenti nella Russia contemporanea - su cui sappiamo troppo poco.
Amicizie di Giorgio Agamben
Una riflessione filosofica sul concetto di amicizia a partire da alcuni ritratti che il filosofo ha scritto sui propri amici che non ci sono più. Ci sono delle pagine molto belle. Ne ho scritto qui.
Quello che so di te di Nadia Terranova e L’anniversario di Andrea Bajani
È sempre complicato parlare di libri in poche righe, e ancora di più associarne due, ma in qualche modo ho percepito un legame tra i due romanzi/memoir, che rappresenta anche un fil rouge di tanta narrativa italiana di questi anni: l’emersione di qualcosa di nascosto - un segreto di famiglia, una parte sepolta della propria storia - che finalmente si riesce a raccontare. Invernale di Dario Voltolini, Splendi come vita di Maria Grazia Calandrone. A me questo filone piace molto, e mi chiedo spesso come mai stia emergendo adesso.
Ucronia di Emmanuel Carrère
Chi mi ha vista leggere questo libro durante una sessione di lettura silenziosa, si ricorderà che sono saltata sulla sedia, perché si tratta di un percorso nelle ucronie che si collega a qualcosa sulla filosofia della narrazione che sto studiando in questi mesi. Non so quindi se possa risultare interessante in generale, a me ha creato molte connessioni sull’idea di narrazione come dispositivo (e sì, anche su Ipnocrazia). Mi sono ripromessa di rileggerlo a breve.
Macchine calcolatrici e intelligenza di Alan M. Turing
Si tratta di un breve saggio che ha posto le basi teoriche dell'intelligenza artificiale, e secondo me rappresenta un’ottima lettura sia per avere una prospettiva storica sul tema, sia per riconoscere quanto abbiamo desiderato come esseri umani di trovarci in uno scenario come questo, anche se fa paura. Cosa farebbe Turing oggi? Credo che da questo testo la risposta emerga chiaramente.
Donnaregina di Teresa Ciabatti
A me la scrittura di Teresa Ciabatti piace moltissimo, ha un modo di costruire le situazioni e gli intrecci e di scegliere le parole che mi pare unico, e secondo me non le viene riconosciuto quanto meriterebbe. Qui ci sono il suo tipico sguardo impietoso, una certa ingenuità e anche quella capacità di tenere insieme la letteratura e il gusto per le vite degli altri, che facilmente diventa gossip. Ho riconosciuto, insieme all’ossessione di scoprire la vita degli altri, la consapevolezza che, in fondo, ogni esistenza quando viene raccontata è sempre finzione, e non è detto che sia un male.
Altri libri letti: Storie di un ragazzo di provincia di Guido Crosetto (mi piace molto leggere le autobiografie dei politici, mi interessa capire come scelgano di raccontare la propria storia, specie quando sono molto distanti da me), In Sicilia con Leonardo Sciascia di Antonio di Grado e Barbara Distefano, Metafisica dei tubi di Amélie Nothomb, Socrate in azienda di Luca Barni, Urla senza suono. Graffiti e disegni dei prigionieri dell'inquisizione di Giuseppe Pitré, Catasto magico di Maria Corti, L'uomo in cerca di senso di Viktor Frankl, Conversazioni con la macchina di Valentina Tanni, Patrimonio di Philip Roth (bellissimo, avrei voluto parlarne ma non riuscivo a riassumerlo in poche righe). E poi I sette quadranti di Agatha Christie e La lega dei capelli rossi di Arthur Conan Doyle, Il cuore scoperto di Victoire Tuaillon, Le piccole virtù di Natalia Ginzburg (ennesima rilettura perché ho registrato questo podcast), Spera, autobiografia di Papa Francesco (che mi ha colpita in molti passaggi).
Mi scusino autori e autrici che si ritrovano tra gli “altri libri letti”, ma devo fare una cernita per forza di cose. Di alcuni di questi libri, però, mi è capitato di parlare al Salone del Libro e in altri incontri.
Mi piacerebbe sapere nei commenti cosa state leggendo voi, se avete domande sui libri che ho citato o se avete suggerimenti per le mie prossime letture.
A presto,
Maura
Al momento sto leggendo "la conquista della felicità" di Bertrand Russell (mi hanno colpito le sue lunghe argomentazioni sulla fatica nervosa e quella emotiva) e fra poco inizierò "racconti" di Anton Cechov di cui mi interessa in particolare "la steppa"
Maura grazie per i tuoi suggerimenti! Ho segnato nella mia lista diverse delle tue letture.
Io in questo momento sto leggendo:
- Il Tao della fisica di Fritjof Capra (iniziato anni fa, lo riprendo e lascio a periodi)
- Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes (idem come sopra. Mi capita spesso con i saggi)
- Tropico del Cancro di Henry Miller (che temo però abbandonerò presto perché non amo lo stile)
- Donna, vita, libertà di Marjane Satrapi