Consigli di lettura, visione e ascolto, e calendario
Incontri con Francesca Albanese, Eyal Weizman e molto altro
Rieccoci con quell’edizione saltuaria della newsletter in cui ti consigliamo libri, film e canzoni, e ti aggiorniamo sul nostro calendario.
Cosa vedere
Come forse saprai, abbiamo seguito attivamente le attività della Global Sumud Flottilla in queste settimane. Nella sezione video della pagina ufficiale della delegazione italiana (qui) trovi una serie di dirette che abbiamo condotto per loro in questi giorni, in dialogo con chi era in quel momento sulle barche (e con Cecilia Strada, Pablo Trincia, Maria Elena Delia e molti altri).
Andrea ha visto in anteprima La voce di Hind Rajab. È un film devastante; dopo la proiezione, all’esterno, tutto il pubblico è rimasto impalato pressoché in silenzio per un buon quarto d’ora, accomunato da un profondo senso di vergogna di fronte al “come abbiamo potuto lasciar accadere questo genere di cose?”.
Il 29 gennaio 2024, a Gaza City, Hind Rajab, una bambina palestinese di sei anni, implorò al telefono i soccorritori di salvarla da un’auto crivellata di proiettili. Il suo corpo fu trovato due settimane dopo, il 10 febbraio, insieme ai corpi di sei membri della sua famiglia nell’auto con cui stavano cercando di lasciare il proprio quartiere quartiere durante l’invasione delle forze israeliane. Il film racconta quel che accadde negli uffici della Palestine Red Crescent Society, che non riuscirono a salvare la bambina nonostante gli sforzi.
Qui il lavoro eccezionale condotto sul caso da Forensic Architecture (il cui fondatore, Eyal Weizman, sarà con noi a Roma, come vedrai più in basso).
Cosa leggere
È appena uscito il libro di Ilan Pappé La fine di Israele per Fazi. Ne parleremo il 6 con il grande storico israeliano, che in un’intervista uscita stamane ha parlato del piano di pace proposto dall’autocandidato al Nobel per la Pace Donald Trump:
«Il piano di Trump ha tutte le caratteristiche delle proposte di pace del passato e dei processi falliti finora. La prima: nessuno parla con i palestinesi. Tutti dicono loro quale dovrebbe essere il futuro della Palestina senza capire che ogni proposta che non sia discussa con i palestinesi è destinata a fallire. E anche questa fallirà. Dopodiché nel prossimo futuro penso che ci sarà lo scambio di ostaggi e prigionieri, credo che l’esercito israeliano darà un po’ di tregua alla popolazione di Gaza, ma non credo che questo risolverà il problema principale che abbiamo in Israele e Palestina, cioè l’incapacità degli israeliani di accettare i palestinesi come cittadini con pari diritti, come uguali esseri umani. Il programma non ha alcuna risposta alla natura di base del progetto sionista, che è un progetto volto a eliminare i palestinesi in Palestina, non necessariamente attraverso il genocidio, ma rinchiudendoli in enclave come piccoli bantustan, cosa che la maggior parte dei palestinesi non accetterà mai. Quindi è un piano che non affronta davvero la questione alla radice. In parte è una messa in scena, in parte un gioco, in parte il modo di Trump di pensare che tutto sia un problema di business, e di molti altri come Tony Blair che pensano che ci sia molto denaro coinvolto in tutto questo. Quindi credo che sì, ci sarà un tentativo, ma non avrà successo».
Cosa ascoltare
Murubutu è un amico, rapper e docente di storia e filosofia molto capace, che ha dedicato alla GSF un brano, Sumud.
Questo un estratto dal testo:
E l’Occidente ora tace perché è complice attivo
Chiama non “divisivo” tutto il suo servilismo
Dice “guerra ai confini”, ma non “colonialismo”
Dice “lungo conflitto” invece che “genocidio”
Chiede pace fra parti, ma non cambierà mai (seh)
Chiude gli occhi sui campi, stragi, spari e apartheid (seh)
L’Occidente negli highlight si pente ma mente (eh)
Mentre vende le armi, piange sulle macerie (macerie)
Ma una voce che rompe il silenzio ora ha un nuovo sentiero (sentiero), oh-oh
Viaggia forte e rincorre una rotta nel vento che fa
“Free, free Palestine!”
Puoi sentirla qui.
Calendario
In questo momento storico, il silenzio diventa complicità. Per questo ospiteremo alcuni degli intellettuali più lucidi sul tema: Francesca Albanese, relatrice speciale ONU per i territori palestinesi occupati; Ilan Pappé, storico che ha dedicato la vita a documentare la Nakba; Eyal Weizman, che attraverso Forensic Architecture ha rivoluzionato il modo di indagare i crimini di stato, Alba Nabulsi, giornalista, educatrice e ricercatrice.
Lunedì 6 ottobre vi aspettiamo a Roma per due momenti molto importanti di riflessione critica sul tema:
Ore 12:00 - Aula Adalberto Libera, Ex Mattatoio – Università Roma Tre
Cartography of a Genocide
In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico del Dipartimento di Architettura, Eyal Weizman e Francesca Albanese, moderati da Andrea, dialogheranno su forensic architecture, analizzando le dinamiche materiali e politiche che radicano il genocidio negli spazi e nei territori.
Ore 21:00 - Monk, Via Giuseppe Mirri, 35 – Roma
Unpacking Israel / Unpacking Palestine
Francesca Albanese, Ilan Pappé, Alba Nabulsi ed Eyal Weizman, moderati da Andrea, si confronteranno per smontare le narrazioni, sfatare i miti e analizzare le politiche che giustificano l’occupazione della terra palestinese e mascherano il genocidio. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Il Monk aprirà alle 19:00, è probabile che non tutti riescano ad entrare.
L’evento sarà in lingua inglese. Sarà possibile seguire gli eventi in streaming sul nostro canale YouTube.
Altri eventi
C’è tempo fino al 10 ottobre per candidarsi a Contemporanea 2025 - ARCIPELAGO dei FUTURI, che si terrà dal 24 al 26 ottobre a Cagliari, negli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi. Tre giorni per immaginare nuovi modi di abitare il futuro attraverso l’incontro tra arte, intelligenza artificiale, cultura, ecologia, educazione. Per candidarvi, compilate il modulo che trovate qui. La partecipazione è gratuita.
Giovedì 9 ottobre alle ore 18 a Firenze un incontro con Maura e Veronica Raimo alla Biblioteca delle Oblate. Un dialogo a due voci su cosa significhi, ieri e oggi, avere una stanza tutta per sé. A partire dal celebre saggio di Virginia Woolf Una stanza tutta per sé e dall’Autobiografia in movimento di Deborah Levy, rifletteranno sul diritto delle donne allo spazio, al tempo, alla scrittura. Info qui.
Sabato 11 ottobre Andrea sarà relatore a Napoli del NEXT GEN AI. Primo summit internazionale sull’Intelligenza Artificiale nella scuola, del Ministero dell’Istruzione. Info qui.
Lo stesso giorno Maura sarà a Roma al Festival InQuiete, a mezzogiorno, in dialogo con Irene Facheris per l’incontro Tutti gli uomini: trasformare le relazioni. Come viene costruita la mascolinità e come gli uomini possono, prendendo parola, decostruirla? Info qui.
In tempi come questi, immaginare futuri diventa un atto di resistenza. Non futuri consolatori ma possibili, costruiti dal basso, dalle comunità che non si arrendono all’inevitabile.
Per questa volta è tutto.
A presto,
Maura e Andrea