Ci vediamo il 3 a Catania con la Global Sumud Flottilla, poi il 4 a Milano e dall'11 a Piacenza
Il 4 settembre salperanno le navi italiane della Global Sumud Flottilla, parte di un convoglio internazionale che in questi giorni si muove da diversi porti del Mediterraneo. Prenderà avvio una delle tappe di quella che è stata definita “la più grande missione di solidarietà della storia”: portare aiuti concreti a Gaza e tentare di spezzare un blocco navale che soffoca due milioni di persone.
Domani 3 settembre dalle 18 Andrea sarà al Castello Ursino di Catania e Maura al porto di Siracusa. Condurremo gli eventi che precedono la traversata e con noi ci saranno artisti, attivisti, cittadini e cittadine che hanno deciso di non restare a guardare. Non sarà solo una mobilitazione pratica: è un atto di immaginazione politica collettiva, un rifiuto del ruolo di spettatori impotenti davanti a decisioni prese da governi complici. Proveremo insieme a trasformare la disperazione e l’impotenza in organizzazione. In un mondo che ha addestrato la cittadinanza alla testimonianza impotente, l’azione civile e pubblica è già di per sé una ri-educazione dello sguardo.
Possiamo usare la nostra rabbia e il nostro disgusto come energia politica, invece di lasciarli implodere dentro di noi. Di fronte a tutto questo, la tendenza è infatti quella di sentirsi vittime impotenti e di provare un dolore sordo, senza sfogo, senza possibilità di aiutare concretamente.
La Global Sumud Flottilla è un’operazione che mette i governi mondiali di fronte alla propria mediocrità e mette in luce la violenza atroce del governo israeliano. Sumud significa ostinazione vigile, una perseveranza che non è eroismo retorico ma manutenzione quotidiana della realtà – il contrario dell’andrà tutto bene anestetico. È la virtù politica di chi rifiuta l’ordine delle cose quando l’ordine delle cose coincide con l’illegalità elevata a prassi.
Perché alla fine, quando tutto questo sarà storia, quando i tribunali avranno emesso le loro sentenze e i libri di scuola avranno scelto le parole per raccontare l’orrore, resterà una domanda semplice e terribile: dove eravamo noi? Che cosa abbiamo fatto?
Poi, nei giorni seguenti:
Il 4 settembre alle 12 saremo a Roma, presso l’Associazione della Stampa Estera in Italia a Palazzo Grazioli, per la conferenza stampa del Festival del Pensare Contemporaneo di Piacenza (vedi sotto). Con noi e con il curatore Alessandro Fusacchia ci saranno anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi, oltre a Mario Magnelli e Cristina Ferrari.
Sempre il 4 settembre ma alle 21 saremo a Milano, in piazza Adriano Olivetti, per una conferenza pubblica e gratuita dal titolo Speranza come atto filosofico e politico. Non potremo che partire dalla Flottilla. Info qui.
Dall’11 al 14 settembre torna il Festival del Pensare Contemporaneo di Piacenza, di cui siamo i direttori filosofici.
Ottanta eventi e oltre duecento ospiti, da Benjamin Labatut a Derrick De Kerckhove, da Amal Khayal a Michelangelo Pistoletto, Alcide Pierantozzi, Giada Messetti, Luca Misculin, Concita De Gregorio, Ines Testoni. L’edizione di quest’anno è dedicata alle Vite Svelate - Esporsi/Scoprirsi.
Info su pensarecontemporaneo.it
Alcuni eventi sono accessibili solo su prenotazione, e sono già in esaurimento.
Per questa volta è tutto.
A presto,
Andrea e Maura